Roma e il principe by Augusto Fraschetti;

Roma e il principe by Augusto Fraschetti;

autore:Augusto Fraschetti; [Fraschetti;, Augusto]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Biblioteca Universale Laterza
ISBN: 9788858134276
editore: edigita
pubblicato: 2018-11-15T00:00:00+00:00


1 C. Nicolet, 1988, pp. 201 sgg. (trad. it., 1989, pp. 227 sgg.); in precedenza cfr. soprattutto P. Catalano, Contributi alla storia del diritto augurale I, Torino 1960, pp. 292 sgg.; Id., Aspetti spaziali del sistema giuridico-religioso romano. Mundus, templum, urbs, ager, Latium, Italia, in ANRW II 16, 1, 1978, pp. 442 sgg.; A. Magdelain, Le pomerium archaïque et le mundus, «REL» 54, 1976, pp. 71 sgg. Ved. in seguito A. Giardina, L’Italia romana. Storie di un’identità incompiuta, Roma-Bari 1977, pp. 117 sgg.; Id., Perimetri, in Id. (a cura di), Storia di Roma dall’antichità a oggi. Roma antica, Roma-Bari 2000, pp. 23 sgg.

2 Da questo punto di vista Th. Mommsen I, 1892, p. 72 n. 2, ha potuto affermare che «la città nella sua estensione reale, ciò che a Roma si chiama urbs et urbi continentia aedifici ... o ancora Roma in opposizione a urbs ... in diritto pubblico non svolge alcun ruolo»; cfr. in seguito, p. es., A. Magdelain, Remarques sur la société romaine archaïque, «REL» 49, 1971, pp. 109 sgg. Sull’urbs e i «continentia aedificia» ved. anche sotto, p. 168. Le fonti sul pomerio sono raccolte da G. Lugli I, 1952, pp. 115 sgg. Sulla discussa estensione del pomerio a opera di Augusto M.T. Boatwright, The Pomerial Extention of Augustus, «Historia» 35, 1986, pp. 13 sgg. con ulteriore letteratura ivi cit.

3 A proposito della Septimontialstadt ved. già le incisive critiche di P. Graffunder, RE I A 1, 1914, col. 1018, che la definì «una trovata dei topografi tedeschi» («eine Erfindung deutscher Topographen»); cfr. anche A. Fraschetti, Feste dei monti, festa della città, «StudStor» 25, 1984, pp. 46 sgg. Sul Septimontium ved. anche A. Carandini, La nascita della città. Dèi, eroi e uomini all’alba di una civiltà, Torino 1997, pp. 267 sgg., di cui mi è difficile condividere le conclusioni per il semplice motivo che un precedente «Trimontium» e un seguente «Quinquemontium», in quanto tali, evidentemente non sono mai documentati nella tradizione letteraria né sembrano trovare positivi riscontri in quella archeologica.

4 Per quanto riguarda il calendario di Guidizzolo (I.It. XIII 2, p. 235) non è quest’ultimo a essere in errore, facendo slittare la festa – come è stato supposto – al 29 dicembre. Più semplicemente, G. Lugli I, 1952, p. 85 e J. Poucet, 1960, p. 30, non hanno tenuto conto della caratteristica suddivisione della parte del calendario di Guidizzolo, a noi pervenuta, in registri verticali.

5 Il calendario dell’Esquilino è stato pubblicato da F. Magi, Il calendario dipinto sotto Santa Maria Maggiore, «MPAA» XI 1, 1972, pp. 26-27 = AE 1975, 20; per la datazione del calendario ved. in seguito M.R. Salzman, New Evidence for the Dating of the Calendar at Santa Maria Maggiore in Rome, «TAPhA» 111, 1981, pp. 215-227.

6 I.It. XIII 2, p. 261, dove la festa è registrata come Septimontia; cfr. H. Stern, Le calendrier de 354. Etude sur son texte et ses illustrations, Paris 1953, pp. 99-100. Sul calendario di Filocalo cfr. A. Fraschetti, Le feste, il circo, i calendari, in Storia di Roma, diretta da A.



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